E SE MI AMMALO IN VACANZA? QUALCHE CONSIGLIO UTILE PER SAPERE COSA FARE E DOVE ANDARE – Quarta Parte

Authored by : Gestione
Last updated on 27 October, 2024

L’ultimo articolo di questa serie riguarda alcuni consigli circa le Medicine da portare in “dotazione” quando si va in vacanza o si affronta un viaggio di alcuni giorni.

Questo articolo non intende essere un corso…accelerato di farmacocinetica e farmacodinamica, bensì intende semplicemente fornire alcuni consigli pratici e, spero utili, su base ragionata.

Questi consigli non riguardano soltanto le vacanze avventurose in Paesi lontani, ma tutte le vacanze che si fanno fuori dal territorio nazionale.

All’estero infatti quasi tutte le medicine “nostrane” hanno una nomenclatura commerciale differente, pur mantenendo invariata la composizione chimica, espressa comunque in maniera quasi sempre comprensibile anche dai…non addetti ai lavori, pur se non si conosce la lingua del Paese nel quale ci si reca.

Sono certo che alcuni dei miei lettori abbandoneranno da subito la lettura di questo articolo, perché molto giovani ed ovviamente in ottima salute, al motto di “tanto a me non servirà nulla”; tuttavia alcuni di questi consigli che sto per esporre potrebbero risultare utili per tutti.

Innanzitutto mi pare ovvio che le medicine che abitualmente si devono prendere perché si è affetti da determinate patologie devono essere portate dall’Italia in quanto all’estero potremmo non trovarle o trovarle soltanto dietro prescrizione medica, o ancora potrebbero avere costi elevati non essendoci, ovviamente, il supporto del Servizio Sanitario Nazionale Italiano.

Soprattutto a Chi purtroppo deve prendere molte medicine durante una giornata consiglierei di trasportare le medicine per uso personale nelle confezioni abituali con tanto di foglio illustrativo che ogni casa farmaceutica allega.

E’ vero che capita assai di rado, ma un controllo sui farmaci (soprattutto se sono molti) ai passaggi di dogana è sempre possibile.

Se si è affetti da patologie croniche (ad esempio diabete, epilessia, ipertensione arteriosa e così via) potrebbe essere utile portarsi dietro anche le prescrizioni mediche italiane delle cure: per ogni eventualità infatti (perdita occasionale dei farmaci, dotazioni insufficienti per tutto il viaggio) i Medici dei Paesi sede della vacanza sapranno interpretarle e comportarsi di conseguenza.

Consiglio a Chi è portatore di stent cardiaci o vascolari o protesi o impianti di vario tipo di non dimenticare anche una certificazione medica o una scheda di dimissione ospedaliera dalla quale emerga l’esatta situazione della patologia che ha condotto all’utilizzo di tali supporti medico-chirurgici e l’esatto posizionamento degli stessi.

Anche in questo caso non voglio portare…iella, ma, in casi di recidiva o progressione di malattia durante la vacanza, meglio essere previdenti e facilitare l’operato di Medici stranieri che dovessero venire in nostro soccorso.

I portatori di protesi metalliche potrebbero poi far attivare i metal detector ai controlli di sicurezza, mentre i portatori di stimolatori cardiaci (ad esempio pacemaker) potrebbero accusare sintomi da  malfunzionamento (evenienza comunque rara).

Per evitare problemi di alcun genere conviene dotarsi di una opportuna certificazione medica (possibilmente in lingua italiana ed inglese) e, dopo averla mostrata al personale addetto (per alcune compagnie aeree è possibile segnalare la questione all’atto della prenotazione del volo), richiedere un controllo manuale con perquisizione al corpo.

Ma torniamo al problema medicine.

Devo innanzitutto spiegare cosa si intende per farmaci “da banco” (OTC – over the counter=sopra il banco) e per automedicazione.

Con il termine di farmaci da banco o OTC si intendono indicare quei farmaci che possono essere venduti presso farmacie, parafarmacie o negozi autorizzati, senza la presentazione di una prescrizione medica (tale opportunità, relativamente recente dalle nostre parti, viene da tempo offerta ai…consumatori presso altri Stati, come ad esempio gli USA).

Va tuttavia subito precisato che un farmaco venduto senza prescrizione medica in Italia potrebbe non esserlo all’estero oppure potremmo trovarlo ad un dosaggio differente da quello che a noi serve.

Per automedicazione si intende l’assunzione spontanea di farmaci (per solito da banco) che possono risolvere un sintomo (terapia sintomatica) ma non sempre la causa che lo ha determinato.

La pratica del “fai da te” è diventata ai nostri giorni molto diffusa e non soltanto con l’assunzione di farmaci da banco, ma anche di farmaci per l’acquisto e l’uso dei quali sarebbe d’obbligo la prescrizione medica, ma che vengono assunti, seppur magari saltuariamente, in quanto li si possiede (a seguito di precedenti prescrizioni o in quanto prescritti ad altri familiari) e si ritiene (non necessariamente a torto) di conoscerne indicazioni, dosaggio, efficacia ed eventuali effetti collaterali.

L’uso improprio o l’abuso di qualunque forma di automedicazione è però sicuramente da evitare in quanto può essere causa di evenienze indesiderate anche assai gravi.

Il parere del Medico resta quindi prioritario per l’assunzione di qualunque medicina sia per una corretta indicazione che per un corretto dosaggio.

Per Sintomo (dal greco σύμπτωμα=evenienza) si intende qualunque evento che alteri in maniera transitoria o più o meno duratura il nostro stato di salute.

Molti dei sintomi che accusiamo durante una comune giornata non meritano alcun trattamento specifico essendo del tutto transitori, come ad esempio uno starnuto conseguente ad una momentanea irritazione della mucosa nasale.

Altre volte i sintomi possono invece essere prodromici di qualche patologia, come ad esempio il brivido che precede l’insorgenza di febbre di tipo influenzale.

Un insieme di sintomi e segni clinici prende il nome di Sindrome.

Molti dei sintomi che accusiamo possono certamente essere contrastati con successo, almeno sul momento, con forme di automedicazione.

Tuttavia sintomi ad insorgenza acuta, che non tendono alla remissione, e di intensità tale da modificare profondamente il nostro stato di benessere devono necessariamente indurci verso una richiesta di Visita Medica urgente o addirittura indurci a ricorrere ad una Struttura di Pronto Soccorso o ad un Dipartimento di Emergenza/Accettazione di un Ospedale per un accurato Triage (vedi articolo sull’argomento in questo sito).

Sintomi, anche se non di grande intensità, che tendono a ripresentarsi frequentemente o periodicamente, oppure si stabilizzano in forme quasi costanti con evidente variazione delle nostre attività fisiologiche e soprattutto che non si risolvono con farmaci assunti per automedicazione, devono indurci a ricorrere al Medico o ad uno Specialista.

Vediamo quindi come possiamo risolvere mediante automedicazione (assumendo cioè medicine che preventivamente abbiamo inserito nella nostra dotazione di viaggio) alcune evenienze in particolare che ovviamente non rientrano nelle situazioni appena citate.

Capirete come, per motivi etici, non posso citare i nomi commerciali delle medicine, ma soltanto la classe di appartenenza oppure la composizione farmaceutica ed il principio attivo, che peraltro, in alcuni casi, corrispondono al nome del farmaco cosiddetto generico o equivalente (che cioè possiede la medesima composizione e gli stessi effetti del farmaco…”di marca”, pur costando di meno); potrete chiedere al Vostro Medico di Medicina Generale o al Vostro Farmacista di fiducia il nome commerciale di un farmaco corrispondente al principio attivo citato.

Dolori di vario tipo (ad esempio un mal di schiena da stress fisico) e Febbre (conseguente ad esempio a sindromi da raffreddamento) possono di certo insorgere durante una vacanza e, pur non creando eccessivo allarme in quanto non espressione di gravi patologie, potrebbero di certo condizionarla.

Chi soffre di dolori ricorrenti, come ad esempio le emicranie, o periodici, come le dismenorree (mestruazioni dolorose), certamente porterà con se i farmaci che comunemente assume in tali circostanze.

I farmaci antidolorifici ed antipiretici (che abbassano la temperatura febbrile) da automedicazione di uso comune sono l’Aminocetofene, l’Acido Acetilsalicilico ed i Fans (farmaci antinfiammatori non steroidei, ovvero che non contengono cortisone).

L’Aminocetofene o paracetamolo possiede azione sia antidolorifica che antipiretica; l’Acido Acetilsalicilico associa alle prime due anche una azione antinfiammatoria, per i Fans prevale invece l’azione antidolorifica ed antinfiammatoria su quella antipiretica.

L’Aminocetofene non causa particolari effetti collaterali se assunto ai dosaggi consigliati; le altre due categorie di farmaci possono invece essere causa di fastidiosi effetti collaterali specie se assunti a stomaco vuoto o per lunghi periodi.

Vale qui la pena di rammentare come temperature febbrili al di sotto dei 38 gradi non meritano particolari trattamenti, ma soltanto cautelare riposo ed alcune cautele, a meno che non vi si associno fastidiosi dolori articolari o cefalee insistenti.

I dolori a tipo colica (spasmo localizzato in uno o più quadranti addominali di natura intestinale, biliare o renoureterale, per cui rimando al video la colica ) si giovano dell’assunzione di farmaci cosiddetti appunto antidolorifici/antispastici; ne esistono in commercio di vario tipo (ad esempio butilbromuro di joscina, otilonio bromuro etc…).

I disturbi correlati con l’alimentazione, come abbiamo visto, potrebbero essere, in alcune situazioni, frequenti ed allora meglio premunirsi con farmaci Antiacidi (ad esempio magnesio ed alluminio idrossido), cioè adatti a tamponare l’ipersecrezione acida gastrica da stress alimentari.

A tutti coloro che soffrono di periodici episodi di iperacidità gastrica o di reflusso gastro/esofageo con bruciori e/o dolori ai quadranti addominali superiori (ad esempio a seguito di gastriti) oppure di recente hanno effettuato trattamenti per debellare la presenza di Helicobacter pylori (batterio che spesso è concausa di queste patologie) consiglio di far precedere la loro vacanza dall’assunzione regolare di farmaci inibitori di pompa protonica, dietro prescrizione di ricetta medica, che già conoscono e di cui sicuramente avranno fatto uso, specie se si recheranno in luoghi nei quali modificheranno radicalmente le proprie abitudini alimentari.

Sempre in tema di disturbi correlati con l’alimentazione: digestioni lente con sensazione di “pesantezza” postprandiale in corrispondenza dell’addome superiore, frequenti eruttazioni o sensazione di nausea con sporadici episodi di vomito (sindromi dispeptiche), possono giovarsi dell’assunzione di farmaci procinetici, ovvero in grado di stimolare lo motilità del tratto superiore del tubo digerente, (esempio domperidone, levosulpiride, metoclopramide), da assumere almeno mezz’ora prima dei pasti principali.

Tali farmaci presuppongono comunque la ricetta medica con l’esatta definizione del dosaggio.

Alterazioni dell’alvo (modalità e periodicità con la quale si evacua) sono frequenti in chi cambia il tipo di alimentazione oppure soltanto clima e fuso orario; in viaggio tuttavia è ovviamente più una fastidiosa diarrea che una stipsi, che potrebbe… guastare la vostra vacanza.

Spesso una dieta leggera per alcuni giorni con abbondante assunzione di liquidi per reintegrare le perdite può risolvere il problema; tuttavia farmaci a base di Loperamide sono in grado di bloccare il numero delle evacuazioni, ma senza eccedere nell’assunzione di questo farmaco per evitare …l’effetto opposto.

E’ ovvio che la presenza di febbre elevata preceduta da brivido, associata a vomito incoercibile e diarrea, nonché a dolori addominali a tipo colica, insorti improvvisamente in più Individui di uno stesso Gruppo di vacanzieri, deve far pensare ad una tossinfezione alimentare o ad una infezione. Nel caso dei bambini è bene misurare correttamente la febbre con un termometro apposito.

In tal caso sarà utile l’assunzione di antibiotici del tipo neomicina solfato o metronidazolo, particolarmente indicati per infezioni intestinali (serve tuttavia la ricetta) e quindi il parere di un Medico.

In tutte le forme di diarrea, soprattutto se si è fatto uso di antibiotici, è sicuramente utile l’assunzione di fermenti lattici probiotici da associare alla dieta.

Approfondimenti sull’argomento sono possibili osservando il video sull’esame obiettivo dell’addome.

Non intendo in questa sede approfondire il discorso circa antibiotici ad ampio spettro ad esempio per Chi dovesse ad esempio incorrere in infezioni respiratorie (ad esempio bronchiti), o disinfettanti urinari per chi soffre di cistiti, o di farmaci a base di cortisone (spray, compresse anche ad assorbimento sublinguale per un’azione più rapida, fiale per somministrazione intramuscolare o endovenosa) che sono certamente da non…dimenticare a casa per Chi è soggetto ad allergie o crisi anafilattiche.

Questi farmaci presuppongono ovviamente prescrizione medica ed ognuno di Voi, in accordo con il proprio Medico curante, potrà usare le precauzioni che riterrà più opportune.

Circa gli antibiotici vale tuttavia la pena di ribadire che bisogna… “andarci piano” e cioè di assumerli, dietro consiglio medico, soltanto per malattie di origine batterica e non certo, ad esempio, per banali influenze di origine virale, contro le quali sono totalmente inefficaci.

Circa pomate o gel repellenti per zanzare ed insetti, o contro l’irritazione cutanea ed il prurito da puntura, o ancora prodotti al cortisone o a base di antibiotici per infiammazioni o infezioni cutanee o infine per lenire il danno da piccoli traumi o problemi muscolari, lascio a voi la scelta in quanto ne esiste una ampia gamma.

Ricordo ancora una volta di non dimenticare una lista di sostanze medicinali verso le quali si conosce essere allergici (possibilmente non con il nome commerciale ma con il principio chimico del farmaco), da presentare nel corso di un eventuale visita medica presso il luogo delle nostre vacanze’ onde evitare prescrizioni…pericolose.

Spero di non avervi confuso le idee e soprattutto di non avervi angosciato affrontando un argomento spesso sottovalutato o trascurato, che invece, se inteso nel senso…giusto, di problemi ve ne risolverà più di uno.

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