Fibromalgia e Alimentazione
La fibromialgia è una delle innumerevoli malattie croniche che ci attanagliano ogni giorno e dalle quali non sempre è possibile uscire indenni.
Nello specifico si tratta di una sindrome particolare che non si vede,dal momento che non causa apparenti segni fisici ma che prevalentemente si avverte dall'interno quindi, sottoforma di dolori acuti diffusi in modo ampio e variegato.
Tra i disturbi primari caratteristici della sindrome ci sono i dolori muscolari, articolari e ossei;tuttavia non mancano anche sintomi secondari che riguardano la sfera emotiva e psicologica come:disturbi del sonno, depressione, stanchezza cronica, nebbia cognitiva.
Sfortunatamente si tratta di una patologia da cui non si guarisce, per cui si è costretti ad assumere a vita farmaci antidolorifici che svolgono quindi soltanto un'azione di palliativo limitandosi a combattere provvisoriamente i sintomi.
È pur vero che, come si è già detto, al malessere fisico si aggiunge un'altra serie di sintomi non meno importanti che riguardano l'aspetto psicologico, per cui per il paziente risulta necessario trovare insieme al proprio medico una terapia che affronti il problema a 360 gradi in tutte le sue componenti fisiche e non.
Un ruolo importante nel trattamento della malattia spetta senza ombra di dubbio all'alimentazione ed in particolare alla sua capacità di influire in maniera consistente e costante sul modo in cui il cervello del paziente registra ed elabora gli stimoli esterni, tra i quali in prima linea troviamo il dolore.
Mantenere una corretta alimentazione è poi rilevante nel prevenire l'obesità, la quale aumentando lo stato infiammatorio del corpo rende il malessere più acuto.
Gli alimenti principalmente suggeriti sono quelli che riducono il livello di zucchero nel sangue, in quanto l'eccesso di glucosio abbassa la soglia del dolore rendendo il cervello molto più sensibile e trasformando anche il minimo fastidio in sofferenza.
Ad oggi non esiste una dieta specifica ma esistono delle indicazioni su corretti stili alimentari. I cibi consigliati quindi saranno i carboidrati complessi come cereali integrali per la presenza di fibre, verdura e frutta depurativa e dalle proprietà antiossidanti per eliminare le tossine prevenendo i depositi di grasso nel corpo;ma un ruolo fondamentale giocano le proteine nel rendere i muscoli già ampiamente indeboliti dalla malattia più resistenti, sia esse di origine vegetale o animale e in quest'ultimo caso purchè si tratti di carni magre.
Non bisogna dimenticare gli acidi grassi, soprattutto gli omega 3, contenuti in alcuni tipi di pesce come: sgombro, tonno, sardine e nei vegetali come:semi di lino, noci, mandorle, pistacchi e in maniera minore nei vegetali a foglia verde.
Per un semplice gioco di intuito, quindi, andranno evitati snack e merendine industriali, cibi confezionati e di fast food, bevande zuccherate, carni rosse e carboidrati semplici ricchi di glutine.
Uno stile di vita alimentare sano costituisce quindi il presupposto per un adeguato programma di miglioramento nella lotta alla fibromialgia.
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