Tagliare le unghie di sera porta male?

Tagliare le unghie di sera porta male?
Authored by : Gestione
Last updated on 27 October, 2024
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Introduzione

Sicuramente tagliarsi le unghie rientra tra quelle pratiche altamente salutari che se da una parte consentono di evitare l’accumulo di germi e/o batteri al di sotto di esse, dall’altra rappresentano un trattamento estetico che è bene perseguire con periodica regolarità per tutta una serie di benefici.

E nel 21° secolo non si può certamente dire che la manicure non sia qualcosa ormai alla portata di tutti, sia che ci si affidi al fai da te o si preferisca rivolgersi a figure professionali del settore estetico.

Proprio per questo fa sorridere, ma anche riflettere, sapere come esistano in tutto il mondo diverse credenze legate al taglio delle unghie, ma come sono nate e quanto c’è di vero?

Scopriamolo.

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Unghie e credenze popolari: La genesi di un fenomeno

Molte delle procedure estetiche e cosmetiche a cui oggi ci sottoponiamo con grande naturalezza praticamente ogni giorno sino a non molto tempo fa non erano così ovvie come si potrebbe pensare. Senza andare troppo indietro nel tempo, basti pensare a molte credenze sopravvissute sino ai nostri giorni che rappresentavano la norma per i nostri nonni.

Tra le superstizioni o presunte tali riguardanti l’aspetto della salute sicuramente un’importanza notevole era riservata proprio alle unghie.

Ma perché?

Prima di tutto bisogna appurare come nelle scienze occulte di natura prettamente popolare il taglio delle unghie è sempre stata un’attività che poteva aprire la porta a misteri in grado di cambiare letteralmente la vita di un uomo.

Ad esempio si credeva che una determinata metodologia di approccio al taglio potesse essere il viatico per influenzare il destino della persona che si sottoponeva a tale pratica, questo perché le unghie erano essenzialmente alcuni dei punti vitali responsabili della regolazione dei flussi energetici interni.

Appare quindi evidente come modificare coscientemente la conformazione o la natura di questi punti vitali fosse la via più semplice per influenzare in meglio o in peggio un’intera esistenza.

Anche il calendario aveva una propria importanza e, ad esempio, le unghie tagliate durante la fase di luna crescente avevano la capacità di ricrescere in maniera molto più veloce, mentre laddove fossero state tagliate durante la fase di luna calante sarebbero inevitabilmente cresciute più forti e robuste.

Credenze e tradizioni di tempi andati forse, ma che fino a 100 anni fa erano qualcosa di più di semplici superstizioni, più che altro si trattava di dogmi configurabili come espressione di un sapere popolare fortemente radicato in un proprio tessuto sociale e culturale.

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Taglio serale taglio sfortunato? Alla ricerca di una risposta

Che quindi le unghie potessero essere considerate dei punti vitali attraverso cui far confluire o defluire il proprio flusso vitale e che come tali necessitassero di estrema attenzione è qualcosa di in fondo anche comprensibile date le premesse, ma come la mettiamo con la questione della sera/notte?

Per cercare di dare una risposta esaustiva occorre prima di tutto considerare quella precisa finestra temporale che prende il nome di sera o notte alla luce di quanto appena detto.

Allora, il buio, e quindi anche la sera che lo ospita, è da sempre considerato un luogo in cui agiscono e si muovono forze malvagie e pericolose, dopotutto la paura del buio in molti casi nasce proprio da tali considerazioni.

Ovvio quindi come una persona che avesse deciso di tagliarsi le unghie durante la sera avrebbe fatto in modo di porre il proprio spirito in diretto contatto con l’impurità e la malvagità degli spiriti e questo avrebbe danneggiato irrimediabilmente la sua forza vitale interiore.

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Taglio delle unghie e superstizioni: Un viaggio nella storia

In virtù di quanto espresso sarebbe relativamente semplice classificare tali credenze come superstizioni appartenenti a tempi andati e ormai dimenticati, tempi in cui le conoscenze, per ovvi motivi, non erano paragonabili a quelle possedute oggi.

Sarebbe semplice, ma anche fortemente limitativo, perché, come ci insegna Frazer nel suo Il Ramo d’Oro, ogni tradizione per quanto assurda possa sembrare agli occhi della modernità poggia comunque su una base culturale/sociale/antropologica e il conoscerla è senz’altro classificabile come arricchimento spirituale.

Per iniziare questo viaggio nella storia si potrebbe, ad esempio, partire dagli antichi Romani. Nonostante si parli quindi di una civiltà sulle cui basi si poggia il mondo odierno che conosciamo, anche loro possedevano dei tabù relativamente al taglio delle unghie.

Era assolutamente vietato tagliarsi le unghie una volta che ci si fosse imbarcati su una nave e la giornata fosse stata completamente serena, poteva essere un cattivo presagio e la spiegazione di ciò, per quanto ancora dibattuta, sembra si possa ritrovare nell’estrema pericolosità che avevano allora le traversate marine.

Ovvio quindi come danneggiare dei punti vitali proprio quando ci si trovava in una situazione in cui il rischio di mettere a repentaglio la propria vita era abbastanza alto, non fosse la cosa più saggia da fare.

Proseguendo si possono incontrare gli Egizi. Questi credevano portasse notevole sfortuna tagliarsi le unghie di sera e di venerdì, anzi già il solo toccarle in questi archi temporali avrebbe condannato il trasgressore a patire malattie e disgrazie di varia natura.

Gli stessi sacerdoti proibivano alle madri anche solo di sfiorare le unghie dei loro figli, persino fossero stati neonati, per evitare ogni possibile sventura.

Oggi le credenze legate alle unghie e al tabù di tagliarle di notte sopravvivono prettamente nella cultura orientale, tuttavia sono diffuse anche in quella macedone e albanese.

In India, ad esempio, è severamente proibito tagliarsi le unghie durante la notte, in particolare di martedì e sabato, ogni eventuale trasgressione al riguardo comporta per il responsabile la perdita di un familiare nel giro di pochissimo tempo.

Da dove nasce questa precisissima indicazione temporale? Dal fatto che nell’astrologia vedica Shani, ovvero sia Saturno, venerato dagli antichi Indù aveva come giorno sacro proprio il sabato e dedicarsi all’estetica del corpo era quindi considerata un’offesa al suo nome.

Il Giappone è un altro Paese in cui il tema del taglio delle unghie è fortemente radicato. Tagliarle durante la sera in particolare sarebbe di cattivo auspicio, perché in qualche modo impedirebbe al trasgressore di assistere al giorno della morte dei propri genitori.

Attualmente questa credenza viene intesa in due modi: in base al primo si incorre semplicemente in una rapidissima morte tale da precedere quella dei propri cari; in base al secondo, invece, ci si troverà impossibilitati nel recarsi fisicamente alla celebrazione a causa d’impedimenti o disgrazie di varie natura.

Inutile dire come l’ala più oltranzista della tradizione popolare spinga nettamente più a favore della prima ipotesi.

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Tagliare le unghie la sera: La risposta della scienza

La risposta della scienza al riguardo è decisamente lapidaria: Sì, si possono tagliare le unghie la sera e ogni qual volta lo si vuole senza dover temere ripercussioni, presagi funesti o problematiche varie.

Tutte le superstizioni che esistono e sono esistite sono appunto tali e scientificamente parlando non c’è assolutamente nulla di cui temere.

Detto ciò, rispolverate pure il vostro kit tagliaunghie e…buon taglio!

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